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lunedì 2 marzo 2015

Le 50 sfumature ci dividono in due...

 Cari lettori, vi siamo mancate? 
Ebbene, in occasione del compleanno di B B Blog (25 febbraio) abbiamo pensato a un doppio regalo scoppiettante! Ecco la nostra disputa sulle famose "Cinquanta sfumature di Grigio". Bionda favorevole, mora contraria. Voi con chi state?


Bionda-filosofia:

50 sfumature di? Su questo film ne sono state dette di tutti i colori, è stato criticato passando dalla parodia più grottesca ai post ironici di Facebook sui vecchietti (i grigi infatti). Ma cosa nasconde il film che ha comunque sbancato i botteghini dei nostri cinema? 

La bionda di B B Blog non poteva non farsi questa domanda, soprattutto perché, lo ammetto, i libri li ho letti. Non me ne vanto, certo, ma a volte quella che viene chiamata letteratura di consumo non mi dispiace. Non possiamo leggere sempre e soltanto Anna Karenina , non trovate? 
Ma passiamo alle cose serie: noi lettrici della trilogia delle sfumature eravamo preparate a delle "mancanze" nella versione cinematografica, ma la nostra curiosità era però concentrata sugli attori: come avrebbero potuto rendere le tante pagine descrittive di sentimenti (che all'inizio potremmo chiamare in altro modo ma tralasciamo ) ed emozioni? In particolare ero scettica sul fatto che non avevo una grande opinione della protagonista... Mi sembrava un po' insipida. 
Alla fine, però, ho dovuto cambiare opinione perché diciamocelo lui è solo tanto bello, con lo sguardo assassino o "strappa mutande" come definito nel libro, e alla fine dei conti la sua recitazione non viene messa a dura prova (sebbene qualcosa di duro doveva pur esserci ihihihih) . Lei invece doveva interpretare una ragazza ingenua e innocente. Risultato? Brava la nostra Dakota Johnson a rendere comici quei momenti di imbarazzo dovuto alla sua scarsa conoscenza del "sesso estremo" . 
Il film in fin dei conti doveva essere preso senza tante pretese o aspettative, d'altronde il libro a cui s'ispira e' stato un successo perché ci riproponeva una sorta di favola moderna con una punta hard. Avevate capito che si trattava di fantasia, vero? 
Gli elementi della favola ci sono tutti: lui è giovane, bello da mozzare il fiato, ricco, intelligente, competente, ci sa fare con le donne e si intuisce pure che sia ben dotato. Lei invece è giovane, inesperta, ingenua, bruttina, persa nei suoi libri di letteratura inglese, a volte diremmo noi un poco sfigata,con poco gusto nel vestire e, cosa che a noi donne infastidisce alquanto magrissima . Ovviamente i due si innamorano..... E questa come la chiamate voi se non fiaba, storia , favola o racconto di fantascienza? Se cose del genere succedono sul nostro pianeta Terra e ne siete al corrente, diteci dove è quando che di sicuro ci facciamo una capatina.
Quanto a tutti quelli che hanno polemizzato sul film, sostenendo che doveva essere vietato ai minori di 18 anni, voglio però dire una cosa: su Internet gira già talmente tanta robaccia che di sicuro non sono poche scene di nudo a compromettere la salute mentale dei nostri giovani. Il film chiaramente fa leva sul lato erotico per essere più accattivante e d'altronde quella è l'essenza del libro. Parere mio? S'è rischiato al massimo di fare due risate con le amiche. O che il fidanzato prenda spunto, per una serata intrigante. No?

 Mora-filosofia:

Bello come un dio, più ricco di Onassis e con un Stanza Rossa delle torture. È questo il cocktail letale che ha fatto di Christian Grey il nuovo sex symbol da pagina.
Chissà se Jamie Dornan, che gli presta il volto e già si nega al sequel, ha saputo fare altrettanto. Io non lo so, non mi interessa vedere; e forse manco a lui, interessa rivedersi pirata dei Caraibi introverso, evidentemente. Certo, dietro ai botteghini è stato un gran fregarsi le mani: il trailer e le anticipazioni, lanciati a spot, hanno spopolato sul web e le prevendite sono andate a ruba. D'altronde, si poteva ben prevedere: questo signor Grey, affetto da mania del controllo incontrollata, di banconote era abituato a movimentarne a mucchi, già dal primo capitolo della trilogia che ha reso famosa la sua autrice, E. L. James. Pena (e divertimento), la tortura sadomaso.
Insomma, aperte le puntate per la scommessa su quello che è stato definito l’evento cinematografico dell’anno, “Cinquanta sfumature di grigio” da romanzo in versione film, è bene sapere che, piaccia o non piaccia il genere “pornoharmony”, appassionati o detrattori possono tirare un sospiro di sollievo. Il libro ha un’utilità sociale, che non consiste soltanto nel cullare signore e signorine durante il sonno, alla scoperta dei loro desideri più impuri lasciati svolazzare allo stato brado, ma quella di servire a una nobile causa, che signore e signorine sempre loro, tornate alla realtà, potrebbero trovare ben più elettrizzante del grigio Christian Grey. Colui che piace senza merito alcuno ed è, anzi, pure un tantino patetico. Come lo sarebbe chiunque si spacci per giustiziere delle sottane e finisca, poi, per fare alla vittima il bucato. Perché così, con un innamoramento poco realistico e molto scontato, vanno le cose, dalle parti di E. L. James, che tra un capitolo e l’altro sembra aver infilato tutte le sue (banali) sporcaccissime fantasie erotiche di casalinga.
Detto fatto. Polverizzata la passata e presente produzione erotica cartacea degna di nota, il signor Grey lascerà che il pubblico biellese spii le sue malefatte, dall’altra parte dello schermo. A calarsi nei panni della finta ingenua Anastasia Steele, colei che ha smesso di fare il bucato da sé, ci sarà l’attrice Dakota Johnson, figlia di Don e di Melanie Griffith.
Senza di lei, Anastasia che di Steel(e) o acciaio ha poco o niente e sicuramente non il polso, il personaggio di Christian non avrebbe avuto seguito. Il pubblico del libro è, inevitabilmente, un parterre di donne, gli esseri umani nei quali per antonomasia alberga la propensione al masochismo e l’identificazione con le vittime. Quasi fossero loro consanguinee. Difatti, è nella consenziente Anastasia, casta a tempo perso e prode avventuriera a tempo debito, che molte lettrici finiscono con identificarsi, sognando di venire pungolate con un attizzatoio rovente.    
Ebbene, dicevamo, c’è chi ha pensato di far fruttare “Cinquanta sfumature di grigio” e l’invidia verso Ana in altro modo. Lei è Jenny Trout, blogger americana che da anni scrive dell’opera come di un’abominevole ricostruzione patinata di una sudditanza fisica e psicologica, che ricalca casi di violenza, segregazione e manipolazione di vere povere donne. La Trout ha lanciato una campagna per devolvere i soldi del biglietto del cinema a un’associazione femminile, attiva nel proprio Paese in questa difficile battaglia. I biellesi, che andranno a vedere il film o che si asterranno, possono fare la loro donazione, ad esempio, alla onlus “Casa delle Donne” di Torino.
Ecco, valga o meno il romanzo o piaccia o no il film, sarebbe un bel messaggio da parte del pubblico, incita la blogger. Non resta che dare filo da torcere alla violenza, e al signor Grey spetta, come il fair play impone, passare il controllo del gioco. D’altronde, s’è arreso all’amore, a quanto pare, il ben più combattuto Heathcliff, che stava su cime ben più tempestose, e ne ha fatte di peggio che slacciare bustini. S’accontenti, signor Grey: c’è da stendere una mezza calzetta. 

sabato 14 febbraio 2015

Per San Valentino, beccati 'sta pizza!

 Cari lettori, lo abbiamo anticipato sulla nostra Facebook e adesso ve lo sveliamo qui, nel nostro salottino colorato. Abbiamo visto l'immagine, indagato e ora possiamo consigliarvi un posticino davvero carino che, oggi 14 febbraio festa di San Valentino, saprà rendere originale la solita cenetta. Per innamorati o tra un nugolo di single incalliti. In fondo, l'Amore arriva e va per tutti: quindi, festeggiamo senza distinzioni!

E allora, voi che state ammirando questa bella pizza qui a fianco, volete sapere dove la si fa? Ebbene, è un posticino vicino a noi, che scorrazziamo indecisi nel Biellese alla ricerca della location "che faccia la differenza". Ma qui, cari lettori, la differenza la fa la pizza, con la sua originale forma a cuore. Pensata per l'occasione e per le signore.

Rullo di tamburi. Pronti? Eccovi l'indirizzo: ZanziPizza, solo su prenotazione al 389/4448000. Dove? Via Lungo Lago 4, Viverone. 

Ehi ehi ehi, siete già incollati alla cornetta o allo schermo dell'iPhone? Non dimenticate niente? Ah, così va meglio: tanto Amore anche a voi! 

lunedì 2 febbraio 2015

Очень приятно, o Katerina La Terribile (pilates, parte II)

Bene, cari lettori, è giunto il momento di leggere la seconda parte della "vita da palestra", di cui vi abbiamo dato un primo resoconto. Ecco cos'è successo dopo i "Pesi e dentiere" parte I, direttamente dalle parole di una di noi.

Russian pilates: dopo varie peripezie io, la bionda di B B blog, approdo alla famosa lezione di pilates tenuta da Katerina alias Ivan Drago. Mi aspettavo un donnone tutto muscoli e sguardo di ghiaccio, che sembra comunicarti con un guizzo negli occhi un raccapricciante: "Ti sp-i-e-zzo in due!!!". 

Invece, la Katerina che trovo in sala è una ragazza alta, snella, dai lineamenti delicati, ovviamente bionda e con gli occhi chiari. La leggenda, che si sente bisbigliare in palestra e che la vedono protagonista, narra di lezioni molto impegnative, che mettono a dura prova sia il corpo che lo spirito. Bene staremo a vedere, penso io. 

Con la mente sono pronta a scalare l'Everest, ma vengo distratta dalle persone attorno a me. Di nuovo, direte voi!
Sì, però lanciate un sospiro di sollievo: le guardo bene e non individuo anziani, semmai donne di varie età decisamente fisicate, dettaglio che mi tranquillizza: sono nel posto giusto, mi incoraggio. Subito dopo, il mio radar individua la "secchiona" del corso: già perché quando si inizia qualcosa di nuovo si deve sempre trovare qualcuno da seguire, soprattutto se, come nel mio caso, si ha la tendenza antipatica a perdersi spesso dietro agli esercizi. Funziona, insomma, un po' come a scuola: vale scopiazzare (ed è così - vi sveliamo un segreto! - che si sono conosciute la bionda e la mora di B B Blog, ma questo ve lo racconteremo un'altra volta). 

La lezione comincia nel più religioso silenzio: unica nota stravagante, l'accento di Katerina tipicamente russo: "Da"!. Che cerca di parlare bene l'italiano ma che a volte si perde nella selva oscura degli articoli o li confonde.

"La bacino piega e distendi". "Orecchi lontano da spalli", robe così. Da sganasciarsi, tra uno sgambettare e un piegamento. Ebbene questa contrapposizione tra la serietà e la concentrazione che anche il pilates impone e questa voce deliziosamente sovietica mi impedisce di essere seria. Con tutte le mie energie, cerco di concentrarmi sulla respirazione e gli esercizi: caspita, mi ritrovo a muovere muscoli che non pensavo nemmeno di avere! E nonostante le risatine. 

Qui l'impresa si fa ardua ma non voglio mollare. Ricapitolando: i 45 minuti di lezione volano tra esercizi di addominali, resistenza sulle braccia, posizioni di equilibrio stile Karate Kid  (vi dice niente la posizione della gru?) o peggio alla Bruce Lee....e per finire stretching che massacra le mie povere gambe. Risultato: voto 8! Katerina La Terribile, finalmente ho trovato qualcuno in grado di non farmi annoiare. Non mi resta che trovare un metodo per comunicare: Очень приятно (ocen priàtna)... 

Che ho detto?! Ah sì, molto piacere! :)

mercoledì 28 gennaio 2015

Appuntamento al buio...

 Cari i nostri lettori biellesi, 

è a voi che ci rivolgiamo in questo post. Sì, ma a coloro tra voi che possono considerarsi "lettori" in senso stretto, ovvero divoratori di libri.

Sì sì, perché la novità che vi sveliamo oggi è fatta solo per chi non può fare a meno delle pagine rilegate. Chi non vede l'ora di affondare le proprie dita in una copertina. Chi ha bisogno delle parole. 

Insomma, no lettori perditempo. E altrimenti non potrebbe essere, perché gli indecisi e i tentennanti non saranno fatti per questo "regalo con sorpresa". Al cospetto di tanta creatività, non si ammettono dita cincischianti! 

Eh, sì. Possiamo annunciarvi che anche a Biella sono arrivati gli appuntamenti al buio. "Con chi?", vi chiederete. Meglio pensare a "con cosa". Con la letteratura, sintetizziamo noi. 

Capitiamo alla Feltrinelli di via Italia, l'occhio bislacco ci cade sui ripiani più nascosti del bancone all'ingresso e, oh cribbio, sono libri a sorpresa quelli? Sì, lo sono. 

Eccoli in foto: pacchi ciechi che contengono un libro, ma non ne svelano copertina né titolo né autore né trama. Lo descrivono, semplicemente: ironico fantasioso e brillante; emozionante infinito struggente; tenero commovente e toccante; coinvolgente profondo intenso. 

Ma di che stiamo parlando? Leggere per scoprire. E la cosa ci stuzzica davvero molto: mica capita solo con gli uomini, sapete? Ogni appuntamento al buio ha il suo charme. Bisogna, però, essere divoratori di pagine, vi avvertiamo: siete certi che apprezzerete comunque, nonostante l'autore non vi sconfinferi troppo o la storia non faccia per voi?

Abbiamo calcolato. Con lo sconto del momento del 15%, spenderete 10 euro a libro. Ma la trepidazione della sorpresa, l'indizio, la scommessa valgono più del prezzo, dovete ammetterlo. 

"Lascia che sia il libro a scegliere te". 

Non diamo inizio al toto-scommesse dei classici o contemporanei, così restiamo sull'attualità più variegata. Sia - al buio - Giancarlo Magalli, di cui tanto si parla in tv in questi giorni di elezione del Capo dello Stato, sia un bel figliolo come Fabio Colloricchio, il corteggiatore che rumors televisivi vogliono accantonato dalla tronista Teresa Cilia di "Uomini e Donne", fatto sta che, prima della luce, Magalli o Colloricchio che sia, c'è un attimo di estasi che non si trova in nessun altro dono. Senza che ne conosciamo il reale impatto che avrà su di noi. Se incontrerà mai il nostro gusto. So come sei, ma non chi sei. Leggere dentro alla persone, come alle cose. Il brivido della vita. 


domenica 25 gennaio 2015

Dubsmash... Ci sorge un dub(bio)!




Cari lettori di B B Blog... "Miiii bastaaaa! Basta!!!! Non ce la faccio più, non ce la faccio piùùùù" (Aldo Giovanni e Giacomo). E dovreste vedere le nostre faccette.

Che stiamo blaterando? Bè, ci siamo calate nella parte. Quelle di utenti di Dubsmash, la nuova diavoleria tecnologica altrimenti nota come app più scaricata della settimana, che oltre a invadere Facebook e Whatsapp nell'universo mondo, adesso sta conquistando il nostro piccolo cantuccio. Biellese terra di conquista di finti Jovanotti, Berlusconi, Totò, e chi più ne ha più ne "riprenda". Cantando e ballando, s'intende.

Già, perché Dubsmash potrebbe essere sintetizzata come: immortala un momento della tua vita con suoni o colonne sonore ad hoc, e per farlo ricorri a un video. Canta in playback e muoviti a ritmo, o recita. 

Questo è quanto sta avvenendo anche nel Biellese, dove l'app va di pari passo al vento silente che corre da una parte all'altra della provincia. Quanti video! Quanta energia! Quanta fantasia! Questo potrebbe anche piacerci, lettori, ma qualcosa non torna, ci sembra proprio stoni. Sì, perché vorremmo vederla, questa energia, nella realtà. Sentirci circondati da voglia di fare, e fare bene. Dove si nascondono questi soggetti, simili a Gollum, che rimirano il loro tessssoro in disparte, nell'ombra, quando potrebbero luccicare dal vivo?

Dubsmash ha di buono che insegna a esprimersi, a comunicare. Tant'è che l'hanno inventata dei tedeschi. Da sempre calorosa gente. Ah no, eh? Ehm, 

Ecco, il nostro Dub(bio), insomma. Che si rimanga intrappolati sullo schermo, come marionette. Per il resto, sbizzarritevi (senza stancare troppo)! D'altronde, lo dice E.T., e voi lo potete scaricare, che non si dimentica mai che: "Telefono (ma) casa ( ovvero solida realtà, che è meglio!)". 


venerdì 23 gennaio 2015

Incontri... a fondere!

 Cari lettori di B B Blog, 

state aspettando la parte II del racconto "Vita da palestra" della nostra bionda blogger.  Lo supponevamo (la prima parte, qui). Ebbene, è in fase di stesura; quindi, mettetevi comodi, perché vogliamo rendervi l'attesa una delizia. 

Indovinello. Cosa contiene la busta che abbiamo sulla nostra scrivania, in questo momento? Un biglietto di prenotazione. Per due persone. Una fusione di dolcezza, rispondiamo noi. Che, detta così, non chiarisce le idee. 

Dovete sapere che in uno dei posti più dolci, apprezzati e storici del Biellese, da questa sera, ci sarà spazio per un momento di raccoglimento attorno al cioccolato. O meglio alla fonduta di cioccolato, in cui si intingono frutti a volontà. 

Appuntamento questo venerdì, oggi, e il prossimo venerdì, 30 gennaio. Stop fino al 14 febbraio, serata in cui la fonduta au chocolat mescolerà i cuori degli innamorati che vorranno farsi le coccole così, a cucchiaio grondante, e poi ancora stop, fino alla Festa della Donna, l'8 marzo. Ogni serata comincia alle 20, splash! Costo a persona 7 euro, necessaria la prenotazione.

Ma dove, dove? Vi starete adesso domandando, acquolina alla bocca: alla gelateria e cremeria Vittoria di Candelo, un posticino che noi di B B Blog frequentiamo spesso e che si affaccia, per chi non ci fosse mai stato, direttamente sulla piazza del Ricetto.

Che aspettate, allora? Una di noi ha prenotato per il 14 febbraio. Quindi, nel caso non poteste assaggiare, non temete: vi faremo, almeno, vedere! Come dite: poco gratificante? Ma non esiste il detto consolatorio: mangiare con gli occhi? ;)


giovedì 15 gennaio 2015

Tra pesi e dentiere (parte I)

Eccoci, cari lettori! Siamo tornate, dopo la doverosa pausa natalizia. E rialziamo la saracinesca di B B Blog con un post sprintoso. O quasi. 

Dunque dunque, come ben saprete, dopo le festività cerchiamo tutti di trovare una soluzione a quei chili di troppo che tra Natale, Capodanno e Befana, si sono vigorosamente ancorati al nostro corpo. Tutti in forma, certo; ma ognuno a modo proprio. Le tecniche usate per ottenere un qualche risultato, infatti, sono varie: c'è chi decide di depurarsi con tisane ad hoc come quella al finocchio, pancia piatta e drenante con l'illusione di risolvere in qualche modo il problema (certo, e noi crediamo alla fatina dei denti!); oppure c'è chi decide di cercare su internet una dieta che gli faccia perdere peso in poco tempo, senza però pensare che altrettanto velocemente quei chili torneranno, più combattivi che mai; e ancora c'è chi decide di iniziare l'anno con un ottimo (genericissimo!) proposito: fare più esercizio fisico

Quasi tutti ci ripetiamo mentalmente, a scopo ipnotico, il mantra "devo muovermi di più, devo andare in palestra, devo fare qualcosa da qualche parte" ed è qui che si apre un ampio tra più ampi ventagli di possibilità: parecchi di noi vanno a correre, camminano in montagna o, vista la stagione, si fiondano sulle piste da sci, ma la scelta più popolare e anche la più semplice resta quella della palestra. 

Da-da-dan! Sapete che abbiamo dedicato un accorato post ai maschioni da pesi biellesi, che provvediamo subito a riportarvi qui. Adesso, però, non è di questo genere di Homo Bugellanensis che vogliamo scrivere; bensì, di ciò che ogni biellese media ha mai pensato almeno una volta nell'ultimo anno: iscriversi a un corso di pilates! 

L'anno nuovo richiama i buoni propositi quindi perché no? Fu così che la bionda di B B Blog decise di intraprendere questa missione. Premessa: la bionda in questione non è mai stata un tipo da palestra, per la verità e a dover di cronaca non le è mai piaciuta un granché. Complici le feste, ultimamente si era fissata col pilates.

"Diamogli una chance!". E la messa alla prova è arrivata: ha deciso di entrare nel tempio di queste strutture super attrezzate, stracolme di personal trainer super professionali e pronti a tutto pur di far di te una nuova Rambo in gonnella. La nostra biondina, di conseguenza, ha scelto una palestra dietro consiglio di un'amica , feedback quasi sostitutivo del gossip, e si è presentata lì per la classica lezione di prova. 

Seconda doverosa premessa: avendo già praticato pilates, era consapevole a quale destino stesse andando incontro. Era mattina, il corso ha inizio alle 10.30 ... Bene, immergiamoci nel contesto, come se fossimo lì:

La bionda arriva in anticipo, prende un materassino e si guarda attorno giusto per ingannare il tempo. Nota che la sala poco a poco si riempie. Ma di chi? Ecco che succede l'impensabile: uno dopo l'altro, entrano in sala a frotte signori e signore che, con tutto il nostro sentito rispetto, sembrano pazienti mandati in gita dal reparto geriatrico del novello ospedale di Biella. Alla destra, un signore attempato, senza molti capelli eppure abbronzato e con la pelle ovviamente raggrinzita. Alla sinistra un altro anziano. Vicino a quello una signora over 50 con evidenti problemi di ciccetta superflua...

Torniamo al presente. Era chiaro che sarebbe stata una lezione per la terza, ma che diciamo, per la quarta età. Colleghi pilatesi: zero. Possibilità di svignarsela: zero. Questo perché la nostra bionda blogger si era infilata talmente nella parte da finire col piazzarsi in prima fila, decisa a seguire meglio la lezione. Insomma, vie di fuga: zero. 

Come reagisce? Saltiamo di nuovo nella sala dell'allenamento. La bionda cerca di farsi forza: d'altronde, la lezione dovrebbe durare solo 45 minuti e se, si concentra sugli esercizi, il tempo vola come il vento. Pronta? Pilates, e dentiere. Via! 

Com'è andata A finire? A lezione conclusa, la nostra biondina si è fiondata alla reception disperata: doveva assolutamente trovare un corso adatto alla sua età... Detto fatto, il giorno dopo ha partecipato alla lezione di pilates tenuta da una certa... Caterina (la terribile Caterina), un'istruttrice russa che, a detta di molti, rende la sessione alquanto impegnativa. Insomma un piccolo Ivan Drago del pilates. 

"Ottimo, quella lezione sarà mia!"... Ma c'è da fidarsi del pilates? Il seguito nel prossimo post.