Ci eravamo abituati a seguire i suoi post al vetriolo. Erano acidi come la peggiore delle zie zitelle di secondo grado, ma in fondo raccontavano qualcosa di noi, dei biellesi nudi e crudi. Pregi pochi a giudicare dai post (ma ne abbiamo, pensiamoci), difetti a manciate. Adesso, ci sentiamo un po' tutti orfani del Biellese Medio, perché la pagina Facebook che ha conquistato in pochi mesi oltre 2.400 "mi piace" è stata chiusa.
Ve ne siete accorti? Non correte a controllare, sul social network quell'enorme magazzino di "biellesità grigia" confezionata in pillole è completamente sparita. Eppure, noi di Bi Beautiful Blog, abbiamo girato la Rete per trovarvi ancora una - una! - foto che salva l'ultima perla partorita con tanto dolce livore. E con commozione ve la alleghiamo qui sotto.
Il Biellese Medio, insomma, ha fatto armi e bagagli. Scelta personale, recitava l'addio. Sipario giù. E ora? Va detto che a qualcuno l'uscita di scena di chi faceva satira su contraddizioni, usi e costumi riconducibili al "biellese doc", neanche dispiace: sono i meno disposti all'ironia e all'auto-critica. Altri rimpiangono qualche risata, visto che anche il post più loffio un sorrisetto almeno sapeva strapparlo.
Era diventata abitudine raccogliere le patate bollenti dell'omino nero che si stagliava, innocuo, davanti a Palazzo Oropa, accompagnato dal nostro orsacchiotto. Alcune un tantino esagerate, ma molte azzeccatissime: segno che chi scriveva, pur cattivello, di caratteristiche "doc" ne aveva a iosa o comunque le conosceva bene. Siamo fatti così, in fondo: ci sentiamo meglio se corriamo in macchina a Milano snobbando il trenino; collezioniamo foto scattate per due terzi in un solo rinomato locale della città (sempre il solito, pare rinnovarsi ma tal resta); nelle giornate di sole, ci chiudiamo nel tanto detestato centro commerciale; piove e dobbiamo a ogni costo mugugnare e far notare che, accidenti, piove. Ma, alla fine, la nostra città non la cambiamo tanto facilmente, e se lo abbiamo fatto finiamo con il rimpiangerla per certi versi. Siete d'accordo? Se un lascito del Biellese Medio possiamo salvarlo, ecco, è proprio questo: ricordare i nostri difetti e i nostri limiti per cambiare. Cambiate locale, gente. Cambiate abitudini. Cambiate fotografo. E Biella cambierà, e sarà vita nuova. E anche noi chiuderemo una pagina della nostra vita. Tanto altre si apriranno. E allora, riposa in pace Biellese Medio (sia la pagina, che il nostro lato out), che l'oblio della Rete ti sia lieve!
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