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martedì 26 agosto 2014

Cocco Bello! Storia di un poeta, ... e basta.

 Cari lettori, proseguono i nostri Zuccherini estivi. Ci siamo concesse una toccata e fuga nella vicina Liguria, precisamente ad Alassio (piccola rampante colonia bielle-sota). E laggiù abbiamo incrociato un vero Vate. Il poeta della nostra epoca.
 
Di lui vogliamo parlare in questo post, per celebrare il suo genio poco riconosciuto. Se non dai bagnanti che affollano spiagge libere e stabilimenti balneari alassini. L'avrete colto: il nostro Vate vende cocchi di mestiere. Ebbene, lo chiameremo chiaramente Cocco Bello. Perché, se non l'abbiamo inquadrato di viso (eravamo placidamente spiaggiate per cogliere più raggi solari possibili...), la sua voce ci ha stregate.
 
Bellissima, potente. Come tutti i suoi colleghi, aspetta che ci si rilassi ben bene sulla battigia, intontiti dal caldo e dal frusciare delle onde; e - olèèèè - "Coccoooooo! Coccooooo belloooooo!". Chi non ha mai pensato di stenderlo in acqua, seguito a ruota da un, due, tre, quattro dei suoi cocchi? Siate sinceri, quasi tutti!
 
Invece, il Cocco Bello, poeta di Alassio, arriva sì con il suo motivetto irritante di presentazione (gli affari sono affari, come dargli torto!), ma subito dopo si rifà con le sue creazioni. Rime baciate e alessandrini di rara bellezza compositiva, che gli conferiscono un meritato premio.
 
Dovete sapere, infatti, che l'anno scorso a deliziare le nostre giornate in spiaggia, nell'amata Sardegna, ci aveva pensato, un venditore di marchingegni di legno simili a balestre. Anzi, a dirla tutta di balestre si trattava, che il ragazzo in questione sponsorizzava facendo leva sui pregiudizi itali-oti: "Balestre, balestre... Per fare fuori la suocera! Balestreeeee!". Ecco, ridemmo per almeno due giorni di seguito; poi, le lacrime sostituirono l'allegria all'aeroporto di Cagliari. Ma questa è un'altra storia.
 
Quest'anno, si è fatto avanti Mustafà che, sempre in Sardegna, si è lanciato in un ritornello fantasioso ma non troppo. Con retrogusto "padano": "Ciapa lì, ciapa là. Arriva Mustafà!". Mustafà vendeva palloni a prezzi esorbitanti, ma uno glielo abbiamo comprato. Ah, il potere delle rime!
 
Il vero genio ribelle del 2014 è, però, lui: Cocco Bello da Alassio. E sapete per quale ragione? Perché Cocco Bello propina ai possibili clienti l'esca del divertimento continuato, sfoderando motti a raffica. Volete sapere quali? A voi: "Coccoooo Bellooooo! Si mangia che è un piacere e dimagrisci il sedereeeee". "Coccoooo Bellooooo! Per lui, per lei, anche per i gay!". "Coccoooo, e diventi come Roccoooo" (Siffredi, è il caso di specificare?). "Coccoooo, lo mangi da mattina a sera senza dentieraaaaa".
 
Certo, le rime sono di dubbio gusto, dobbiamo ammetterlo. Apprezziamo, però, l'originalità dei componimenti. Con un po' di lima, Cocco Bello da Alassio farà strada. Almeno sulla battigia. E comunque lui è napoletano verace. Italiano. Se mai la poesia avesse bisogno di nazionalità, è la nostra. Che dire? Ci scappa un: "Cocco Bello, Cocco Duro; scegli quello, vai sicuro!". Diritti riservati.

martedì 19 agosto 2014

Il biellese si è fermato alle colonne d'Ercole: Mykonos sfida Formentera

 Le prime fotografie ci hanno incuriosite: ombrelloni con paglia a cascata, lettini di legno ricoperti da morbidi materassini colorati, sullo sfondo un mare limpido. L'amico1 che le ha postate su Facebook si è geolocalizzato con una precisione certosina: Tropicana Club Paradise Beach. Mykonos.
 
L'amica1 che pubblica le fotografie, questa volta, non ci trova impreparate: ombrelloni con paglia a cascata, lettini di legno ricoperti da morbidi materassini colorati, sullo sfondo un mare limpido. Non ci serve neppure la geolocalizzazione, la sappiamo già: Tropicana Club Paradise Beach. Mykonos.
 
Accogliamo le foto in diretta della amica2, e ce ne scusiamo, con uno sbadiglio. Ombrelloni con paglia a cascata, lettini di legno ricoperti da morbidi materassini colorati, sullo sfondo un mare limpido. Adesso, potete ripeterlo anche voi in coro: Tropicana Club Paradise Beach. Mykonos.
 
Eddaje! Insomma, tutto questo per dirvi che, di certo, sapete che il biellese medio è un abitudinario, soprattutto in tema di vacanze. Eh già, per svariate #summerseason (giusto per rimanere in tema di hashtag: avete letto il post della nostra allergia ai #?) la tendenza della popolazione locale è stata quella di dirigersi in frotte a Formentera, star assoluta delle nostre agenzie viaggi, forse perché attirata dalle sue acque cristalline  e dalla movida che l'accogliente e amichevole Formy è in grado di offrire, in quanto vicina a Ibiza, nota a tutti per i suoi locali notturni.
 
Ebbene, Formy resta la meta preferita dei biellesi (secondo sbadiglio), ma - squillo di Sveglia - quest'anno noi di B B Blog abbiamo notato un certo cambiamento di rotta... aerea. Ebben sì, squillo di Sveglia numero 2 che non fa mai male, quest'anno la meta vacanziera altrettanto trendy, per i gusti del local-stereotipo-modaiolo, è senza dubbio, ve lo abbiamo provato a suon di fotografie, Mykonos.
 
Formentera, è stato bello. Le colonie di biellesi che si trovano laggiù per "puro caso" e, nell'incrociarsi e riconoscersi, spalancano da anni oramai la mascella in segno di sorpresa, si stupiranno sì; ma questa volta per davvero. Sono gli ultimi Mohicani del trend vacanziero made in Mucrone. Ormai quasi tutti gli altri, i veri trend-setter del 2014, emigrano al Club Paradise Beach, resort greco molto in voga quest'anno, forse per il nome allettante, forse per i più allettanti risparmi che consente la scelta della Grecia.
 
Formentera e Mykonos. Chi la spunterà? Nessuna delle due mete, anticipiamo noi. Perché, se a qualcuno verrà in mente di spostarsi lì per le ferie, non dubiti di trovare comunque colonie di biellesi imbronciati che, anziché rilassarsi, mugugnano sulla pioggia che li attende a casa (provate a vivere con il vento che batte contro le orecchie, da mattino a sera, e la salsedine che vi ingrippa la Mini Cooper S o la 500 e vedrete se non rimpiangerete l'aria condizionata dell'Esselunga...). Per quanto ci riguarda, noi restiamo fedeli al vero #top: casa propria ovvero vacanze #madeinitaly. Club Paradise in lungo e in largo. Italia.

Occhiali fluo, miraggi assicurati!

Marco Fantini (Instagram)
indossa gli occhiali da sole
del momento
 Cari lettori di B B Blog, in vacanza non abbiamo potuto non raccogliere idee e considerazioni utili per proporvi i nostri famosi (e apprezzatissimi, per questo grazie!) "Zuccherini". Ebbene, in tempo di piena stagione estiva, ci sentiamo in dovere di iniziare con il più pericoloso. Che, più che pensiero, può essere considerato un vero e proprio avvertimento.
 
Esatto. A squarciagola diffondiamo l'allarme: attenzione attenzione, pericolo occhiali fluo! Sì, avete presente gli ormai diffusissimi occhiali da sole con lenti coloratissime a specchio? Ecco, sono un'arma in mano agli uomini di ogni dove e di ogni "come".
 
In che senso? Partiamo dall'inizio. Le vacanze, lo sapete bene, sono fatte per riposarsi e ricaricare le batterie. Insomma, volano in pieno relax a energia zero. Ma se c'è una cosa che tutti noi facciamo in vacanza è aguzzare la vista! (Se si tratta di gentil sesso aggiungeremmo spettegolare a ruota libera, ovviamente in modo innocente, giusto per il gusto di chiacchierare di cose frivole, visto che l'arte dello spetteguless fa parte di noi, in fondo!). In vacanza, noi di B B Blog non siamo state da meno: una volta sistemate sotto l'ombrellone e ammirato lo splendido paesaggio che ci circondava, davanti a un mare cristallino e invitante, abbiamo attivato il nostro fashion-radar, volgendo lo sguardo alla popolazione balneare che affollava la spiaggia.
 
E..bip bip biiiiiip... cos'ha scovato il nostro fashion-radar? Sappiate che sono stati avvistati in serie ragazzi che passeggiavano lungo la riva con indosso i fantomatici occhiali a specchio fluo. Ohibò, ci siamo dette, quali e quanti maschi meritevoli di ammiccamenti! Tutti carini, tutti alla moda. Tutti sofisticati alla stregua del bel Marco Fantini (in foto), uno dei tronisti più affascinanti mai sistematisi sul trono De Filippesco, che con o senza lenti a specchio si afferma un vero Mister Italia da far invidia al resto del globo. Dunque abbiamo appurato che l'avvistamento o livello 1, con quegli strumenti diabolici sul naso, vale uno sforzo di concentrazione, dopo quello dell'impanatura con la crema solare.
 
Come gazze ladre, attirate da cotanto luccichio, siamo quindi passate alla scoperta o livello 2, determinate a capire se dietro la montatura da bel tenebroso si celasse il cosiddetto "bonazzo" o semplicemente un "truffatore di sguardi" (magari poi dotato solo dello strabismo di Venere), che senza la sua arma segreta risulterebbe attraente, Fantini si faccia sa parte, come Alvaro Vitali. Risultato?
 
Togliete loro tutto, ma non gli occhiali fluo; perché sarà un trauma. Senza le lenti a schermo campioni e campioni di ragazzi analizzati al mare sono risultati rospi travestiti da principi azzurri. Ora, noi ci chiediamo: "Ma voi, rospi d'Italia, non vi vergognate a illudere così biecamente noi povere principesse dall'occhio lungo?".
 
Sì, biecamente. Perché è evidente che questi occhiali donano a chiunque li indossi un'allure da vero "macho". In altre parole, sono fuorvianti: tu pensi di esserti imbattuta nel covo degli Adoni Solitari in Esilio in Attesa di Te e nessun'altro se non Te (Con Offerta del 3x2) e, invece, tolto lo scintillante accessorio, le loro quotazioni scendono vertiginosamente e si schiantano, con il tuo cuore palpitante e l'ormone pulsante, al suolo. Splash. Una bella fregatura, non trovate? Ragazze, vi abbiamo avvertite: state molto attente, perché non è tutto oro quello che fluo, occhiali e sirenotti compresi!

mercoledì 13 agosto 2014

Quando i modaioli fanno O... bag!

O bag
 Oh Oh. Sembra sia proprio il caso di scriverlo. Perché, se c’è una tendenza che per ora ha lievemente sfiorato il Biellese ma altrove si sta diffondendo a macchia d’olio, è quella che un O ce l’ha nel nome. E, una volta spiegato di cosa si tratta, di sicuro diverrà esclamazione. Oh Ooooh! Prima di tutto, ci raccomandiamo: abbandonate i preconcetti. Qui, si montano idee, pezzo su pezzo. Come i prodotti dei quali vi racconteremo. Ovvero, borse, occhiali e orologi componibili. Firmati Fullspot, italianissimo brand di Padova.

Il prodotto che va per la maggiore, in questa estate 2014, è la borsa, altrimenti nota come O bag. Componibile, appunto. E qui, care signore e signorine, vi possiamo garantire che trovarvi davanti i pezzi di una borsa da scegliere per materiale, foggia e colore non è appagante, di più. Sarà la realizzazione del vostro estro.

Ma come si compone una O bag?
1) La scocca in gomma morbida è disponibile in 20 tinte: basta scegliere quella che più piace, abbinarla con modelli di manici a scelta. Le combinazioni possibili sono tantissime e personalizzano il vostro accessorio. Costo: 33 euro.
2) Vi consigliamo la sacca interna con zip fatta su misura. Canvas o bag mini con zip: 20 euro.

Beach Bag
3) I manici corti in pelle, ecopelle o in corda. Si sta in ventaglio che va dai 34 ai 15 euro, a seconda del materiale, per i manici corti. I lunghi in pelle toccano i 46 euro e quelli lunghi in ecopelle 26.
 

4) La linea della bella stagione propone bordi fiorati (29 euro) e le nappine scamosciate (7 euro). Per l'autunno-inverno, invece, si stanno facendo avanti pellicciotti, ma ve ne riparleremo. 
 
Insomma, signore, la borsa in gomma può essere un grande aiuto, anche al mare. Mai più sabbia ovunque, si pulisce con un panno umido. Se, però, non siete dello spirito delle casalinghe in vacanza e non vi interessa questo aspetto, sappiate che sono state lanciate, con l’O bag, anche la O bag Summer con scocca in rafia (molto safari...) e la Beach Bag, con tanto di porta stuoia o porta omobrello (61 euro).
 
Per i gusti minimal, ecco poi le O pocket, ricoperte di fantasie. Sempre componibili: il dettaglio particolare consiste nell’abbinare le loro pattine colorate in tessuto con chiusura a calamita, che va a sostituire la scocca superiore. 
Come vi abbiamo anticipato, però, Fullspot ha lanciato anche altri accessori componibili, firmati sempre da Emanuele Magenta. Occhiali da sole composti da tre elementi intercambiabili tra di loro, le lenti, la montatura e le stanghette, e gli orologi O clock, con 29 colori di cinturino e 44 casse differenti per oltre 1200 combinazioni. Noi di B B Blog abbiamo visionato anche i prezzi: cinturino a 6 euro e la cassa con lancette a 18 euro.
 
Infine, la ciliegina sulla torta: Full spot Flower Bracelet. Si tratta, leggiamo, “del primo di una lunga serie di accessori ispirati ai monili delle nonne, rivisitati in chiave moderna e prodotti in silicone alimentare, anallergico e garantito da certificazioni”. Il calco in silicone, in pratica, sfoggia fiori stampati in 3D sulla superficie del bracciale. Costo: 12 euro.
Cassa da orologio
O clock

O pocket
 A questo punto, ingolosite e ingolositi da queste novità che a Biella ancora non fanno glam (ma date loro tempo, qualcuna una O bag l’ha mostrata in città, e non siamo noi blogger…), vi domanderete: dove comporre gli O accessori? Ebbene, qualcuno ci ha messo una pulce nell’orecchio: se ne trovano alcuni anche in città (tre, due, uno: partite alla ricerca e fateci sapere!). Noi abbiamo scovato due vicini punti vendita a Milano, in via Tortona 12 e a Torino, stazione Porta Nuova.


Ma, comodità delle comodità, potete comporre i vostri prodotti e metterli nel carrello della spesa sul sito www.fullspot.it e acquistarli on-line. Allora, vi abbiamo convinto? Anche i modaioli fanno O? ;)

La catena biellese dei 7000 caffè

Vi ricordate l’attacco della canzone di Alex Britti: “7000 caffè, li ho già presi perché sono stanco di stare al volante e vorrei arrivare entro sera da te”? "Te" sta, in questo caso, per "meta turistica". Ecco, cari biellesi, sappiate che, quest’anno, per essere alla moda dovrete portarvi in vacanza quei famosi 7000 caffè.

Avete letto bene: 7000 caffè. Ma no, non vi stiamo prendendo in giro: non si tratterà di una montagna di thermos e tazzine; bensì, di un semplice biglietto da visita. Sì, perché appena tornate dal mare ci siamo imbattute - e senz’altro anche voi – in un’idea molto carina, che sta coinvolgendo su Facebook clienti, amici e conoscenti. Tutti con una gran voglia di fare foto. Insomma, chiunque voglia “andare alla ricerca di 7000 caffè in giro per il mondo”.

Parliamo dell’iniziativa lanciata da Enzo Picciolo del bar “7000 Caffè” di Biella. Lì dove si possono trovare i biglietti da visita che sempre più biellesi immortalano in vacanza. Insomma, siete in spiaggia o in una città d’arte? Fotografate voi e il posto in cui vi trovate con tanto di logo del locale bene in vista, accompagnando la fotografia con l'hashtag #7000caffènonesiste. Perché lo scopo di questa ricerca è, contrariamente a quanto una ricerca presuppone, quello di non trovare ciò che si cerca. E provare l'unicità di un qualcosa marchiato "made in Biella".

Nella catena, si sono cimentati biellesi in ferie a San Francisco, Eze Plage (Francia), Marsala, Eolie, Imperia, Porto Viro, Port Ghalib (Marsa Alam), Comacchio, Cantello, Cagliari, Pomposa, Porto Garibaldi, fino allo Yosemite National Park della California (in foto).

A noi questa idea piace molto. Non soltanto perché lancia una moda ed è una creativa forma di promozione, ma perché si tratta soprattutto dell’espressione di affetto e amicizia che la clientela riserva al suo bar e gestore preferiti. Insomma, cara gente bi-utiful, non dormite in vacanza e portatevi dietro i 7000 caffè! Buon viaggio!