Gente bi-utiful, siamo assolutamente #instairritate, #inca4inca o, per come ci sta ispirando in questi giorni l'ormai celebre cancelletto degli hashtag, siamo certe di avere un #instatalent per le "Complicazioni Affari Semplici", che ci vengono propinate in tempo di viaggi.
Lo avrete capito, da questo attacco ironico: stiamo sviluppando una sorta di allergia agli hashtag. Quei simpatici #### seguiti da paroline magiche che dovrebbero riassumere più concetti, rendendo il materiale che si posta in Rete ancora più accessibile. Insomma, delle esche per prendere all'amo l'attenzione e i "mi piace" del maggior numero di internauti possibile.
E fin qui, ci cuciamo le labbra: stravaganze della nuova era, una moda che se non la si vuole seguire occorre, perlomeno per noi, comunque conoscere. Diciamolo, su Instagram e gli hashtag mal utilizzati si sono sbizzarriti e strappati i ciuffi residuali delle tempie orde di esperti informatici, quei cervelloni decodificabili loro stessi in html, che se non sono calvi allora sono mezzi orbi. Ma mai che qualcuno si sia infastidito su una cosa, legata agli hashtag, che a noi preme qui sottolineare.
E cioè? Ebbene, seguite il filo del discorso. Un amico pubblica su Instagram una foto, che spesso viene automaticamente postata anche sul suo profilo Facebook. Per caso, incrociate questa meravigliosa immagine e sognate di trovarvi lì, tra le onde di un mare cristallino per fare un esempio. E, natura umana vuole, dentro di voi nasce l'interrogativo: dove sarà mai questo paradiso in Terra?
Affamati di sapere, scorrete la lunga lista di lettere che accompagnano la fotografia. In ordine: #photooftheday #tagsta #instagood #jj #instadaily #igers #igersoftheday #igs #instagramhub #instamood #instagrammer #bestoftheday #golook #instagramers #picoftheday #tbt #igdaily #webstagram #statigram #instatalent #tagstagramers.
No, non si parla di località. Dunque, un tantino sorpresi, proseguite, e leggete: #instagramer #instaaaaah #insta_crew #instapicture #instamillion #instagold #photolocker #instago #instagroove #ignation #instahub #original #golook.
Sempre più inviperiti, data un'ultima possibilità al vostro amico, perché possa trovare redenzione. Ma quello vi delude ancora: #bestpicture #golook #all_pixs #gmy #instacool #igersoftheday #insta #igersmanila #yolo #fabshots #tag #popularpic #tagstagramers #tagsta.
Fermi, gli hashtag più antipatici ve li abbiamo lasciati per ultimi: #follow4follow (ma ti seguisse uno con un'accetta in mano, poi ci fai sapere!) e #like4like (altresì noto come metodo di vendita alternativo, ovvero accattonaggio di superficiali e meccanici innaturali apprezzamenti, dei quali sdebitarsi in tempi brevi pena il "dislike").
Tutto questo, cari i nostri lettori, per arrivare mesti alla fine: della località della fotografia non c'è mai (o quasi mai) traccia, perché su Instagram sembra più importante attirare l'attenzione che puntare al sodo. Gli hashtag, quei cattivoni. Facebook, per ora, si salva ancora. Dunque, caro amico che posti immagini di luoghi di vacanza deliziosi, sei libero di infarcirle di descrizioni cerebro-annientanti, come fossero panini da fast food; MA ti scongiuriamo prima di tutto di far sapere al mondo, e a noi soprattutto, DOVE sei stato.
E con questo, vi auguriamo buone vacanze. La bionda e la mora di B B Blog sono in partenza. Tranquilli, pubblicheremo sulla pagina Facebook di "Bi Beatiful Blog" le foto del meraviglioso paradiso, che ci accoglierà per alcuni giorni. Volete sapere dove andremo? Non vi deluderemo e daremo indicazione della località esatta. Perché abbiamo provato sulla nostra pelle in attesa di abbronzatura che gli hashtag #in vacanza #ti fregano. Ci risentiamo, qui sul blog, ad agosto!!!
Ps: a questo punto, vi chiedete quale luogo sia quello della fotografia del nostro post... E fate bene, il nostro post vi ha colpito a dovere! Torre della Pelosa, Porto Torres, Sardegna.