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martedì 22 luglio 2014

Hashtag: #in vacanza #ti fregano

 

 Gente bi-utiful, siamo assolutamente #instairritate, #inca4inca o, per come ci sta ispirando in questi giorni l'ormai celebre cancelletto degli hashtag, siamo certe di avere un #instatalent per le "Complicazioni Affari Semplici", che ci vengono propinate in tempo di viaggi.
 
Lo avrete capito, da questo attacco ironico: stiamo sviluppando una sorta di allergia agli hashtag. Quei simpatici #### seguiti da paroline magiche che dovrebbero riassumere più concetti, rendendo il materiale che si posta in Rete ancora più accessibile. Insomma, delle esche per prendere all'amo l'attenzione e i "mi piace" del maggior numero di internauti possibile.
 
E fin qui, ci cuciamo le labbra: stravaganze della nuova era, una moda che se non la si vuole seguire occorre, perlomeno per noi, comunque conoscere. Diciamolo, su Instagram e gli hashtag mal utilizzati si sono sbizzarriti e strappati i ciuffi residuali delle tempie orde di esperti informatici, quei cervelloni decodificabili loro stessi in html, che se non sono calvi allora sono mezzi orbi. Ma mai che qualcuno si sia infastidito su una cosa, legata agli hashtag, che a noi preme qui sottolineare.
 
E cioè? Ebbene, seguite il filo del discorso. Un amico pubblica su Instagram una foto, che spesso viene automaticamente postata anche sul suo profilo Facebook. Per caso, incrociate questa meravigliosa immagine e sognate di trovarvi lì, tra le onde di un mare cristallino per fare un esempio. E, natura umana vuole, dentro di voi nasce l'interrogativo: dove sarà mai questo paradiso in Terra?
 
Affamati di sapere, scorrete la lunga lista di lettere che accompagnano la fotografia. In ordine: #photooftheday #tagsta #instagood #jj #instadaily #igers #igersoftheday #igs #instagramhub #instamood #instagrammer #bestoftheday #golook #instagramers #picoftheday #tbt #igdaily #webstagram #statigram #instatalent #tagstagramers.
 
No, non si parla di località. Dunque, un tantino sorpresi, proseguite, e leggete: #instagramer #instaaaaah #insta_crew #instapicture #instamillion #instagold #photolocker #instago #instagroove #ignation #instahub #original #golook.
 
Sempre più inviperiti, data un'ultima possibilità al vostro amico, perché possa trovare redenzione. Ma quello vi delude ancora: #bestpicture #golook #all_pixs #gmy #instacool #igersoftheday #insta #igersmanila #yolo #fabshots #tag #popularpic #tagstagramers #tagsta.
 
Fermi, gli hashtag più antipatici ve li abbiamo lasciati per ultimi: #follow4follow (ma ti seguisse uno con un'accetta in mano, poi ci fai sapere!) e #like4like (altresì noto come metodo di vendita alternativo, ovvero accattonaggio di superficiali e meccanici innaturali apprezzamenti, dei quali sdebitarsi in tempi brevi pena il "dislike").
 
Tutto questo, cari i nostri lettori, per arrivare mesti alla fine: della località della fotografia non c'è mai (o quasi mai) traccia, perché su Instagram sembra più importante attirare l'attenzione che puntare al sodo. Gli hashtag, quei cattivoni. Facebook, per ora, si salva ancora. Dunque, caro amico che posti immagini di luoghi di vacanza deliziosi, sei libero di infarcirle di descrizioni cerebro-annientanti, come fossero panini da fast food; MA ti scongiuriamo prima di tutto di far sapere al mondo, e a noi soprattutto, DOVE sei stato.
 
E con questo, vi auguriamo buone vacanze. La bionda e la mora di B B Blog sono in partenza. Tranquilli, pubblicheremo sulla pagina Facebook di "Bi Beatiful Blog" le foto del meraviglioso paradiso, che ci accoglierà per alcuni giorni. Volete sapere dove andremo? Non vi deluderemo e daremo indicazione della località esatta. Perché abbiamo provato sulla nostra pelle in attesa di abbronzatura che gli hashtag #in vacanza #ti fregano. Ci risentiamo, qui sul blog, ad agosto!!!
 
Ps: a questo punto, vi chiedete quale luogo sia quello della fotografia del nostro post... E fate bene, il nostro post vi ha colpito a dovere! Torre della Pelosa, Porto Torres, Sardegna.    



domenica 20 luglio 2014

Cena in Bianco Biella - IL VIDEO

 Cari lettori, sapete che noi amiamo le immagini! E quindi abbiamo confezionato un video-regalo, che con noi lo staff della Cena in Bianco Biella ha piacere di mostrare anche a voi.

Per vederlo, andate sulla nostra pagina Facebook "Bi Beautiful Blog"! ;) 

Cena in Bianco: il Grande Stupore.


Cari lettori, il post di oggi è un po' una dichiarazione di stupore. Sì, perché a volte stupirsi fa bene: apre a nuovi orizzonti, permette di abbandonare i pregiudizi, incentiva al cambiamento. E crediamo che, nel suo piccolo, l'evento di ieri sera, la Cena in Bianco che si è svolta al cospetto del Battistero, abbia a modo proprio insegnato a tutti i presenti questa bella lezione. Lo stupore esiste ancora, conserviamolo come un dono prezioso.
 
Noi di B B Blog vogliamo trasmettere questo stupore anche a chi non era presente. Perché si è perso il Battistero, come nessuno l'ha mai visto. Accogliente, luminoso, elegante, ha accolto quasi mille persone, tutte rispettosamente vestite di bianco. Osservare il monumento simbolo delle città dalla prospettiva della tavola, per più di quattro ore, vicine a sconosciuti diventati parte di un nostro tutto, ci ha stupite.
 
Chi l'avrebbe mai immaginato, che un giorno avremmo cenato all'aperto, tra Municipio e Duomo? A goderci l'arrivo della sera, quando il sole va a coricarsi e lascia spazio alla luce dei lampioni? Non c'erano stelle ieri, ed è stato un peccato. Ma candele che spingevano la loro fiamma al cielo e bolle di sapone che volavano alte, quelle sì. E poi crediamo ci siano stati tanti occhi sgranati, rivolti alla sommità del Battistero, uno dei presenti in fondo. Finalmenti aperti per guardare e vedere, contemporaneamente.
 
Ogni tanto, un evento ben studiato può regalare la sorpresa, che ripaga dell'impegno che si è profuso nel cucinare, portarsi a spalla tavolo e sedie, nello scegliere come imbandire la propria mensa. E se e quale abito comprare: bastava fosse di colore bianco.
 
Se c'è un motivo, quindi, per cui ci sentiamo di ringraziare lo staff della Cena in Bianco è proprio questo: aver dato inizio a una moda che, speriamo, possa portare nella nostra città sofferente e spesso troppo chiusa in se stessa (ma poco attenta al proprio valore) il Grande Stupore. Se ci pensate, lo stupore, quando prende, ci fa sobbalzare, sospinge il cuore alla bocca e alla testa. In pratica, fa da molla all'amore. Così, il Battistero, durante la Cena in Bianco, ha saputo stupire. E farsi amare. Ed è - ci piace pensarlo - rimasto stupito da tanta calorosità. E, senza dubbio, ha amato.    

venerdì 18 luglio 2014

Lo scotch per le tette: provare per credere!

 Oh, sì, gente bi-utiful: avete letto bene. In questo post parleremo di scotch per le tette. E non si tratta di qualcosa di fantascientifico o sadomaso, bensì di un prodotto in commercio davvero utile che, una volta conosciuto, vi invoglierà a esclamare: “Finalmente! È una vita che ti aspetto!”. E avreste ragione, lo abbiamo testato personalmente: lo scotch per tette vale l’attesa, in molti casi più di uomo.

Bene, come ogni magico incontro che si rispetti, anche questa storia ha un luogo, una data e un pizzico di casualità. Tutto ha avuto inizio il primo giorno dei saldi, sabato 5 luglio, evento che noi di B B Blog ci eravamo segnate a pennarello rosso sull’agenda. Il momento, quel 5 luglio, era finalmente arrivato e, dovete sapere, che sempre sulla nostra agenda uno dei primi negozi ai quali avremmo tentato l’assalto era Tezenis. Capirete che di assalto si è trattato, visto l’esercito di donne sprovviste di perizomi che si sono assiepate dentro, dal primo minuto di apertura della mattina; ma è l’effetto che fa il saldo al botto “subito al 50 per cento”… Ullallà, anche noi siamo cadute nella trappola a abbiamo fatto incetta del superfluo, che con gli sconti acquista quel non so che di affascinante; poi, ci siamo messe in coda, una luuuunga coda che ci ha permesso - e qui entra in gioco la casualità - di analizzare meglio la merce in esposizione. E cosa vediamo? Sì, incrociamo Lui, sulla cassa.

Ora, immaginateci pronte a spettegolare e analizzare pigiami e canotte, quando sui nostri volti spunta un grande punto esclamativo, seguito da un punto interrogativo che lo supera per dimensioni e colore. Davanti a noi, si pavoneggia un nastro trasparente simile allo scotch, che inneggia alla sua utilità. Ed ecco che il ? torna ad essere un !

“Un nastro per tette. Ma certo, come abbiamo fatto a non pensarci prima?!”. In fondo, i grandi amori si rivelano sempre da questo particolare: sembrano tutto fuorché possibili grandi amori. Dunque, non abbiamo perso tempo e ci siamo portate a casa anche lo scotch. Che sarebbe meglio descrivere come scotch per scollature vertiginose.
Ovvero per tenere ferme scollature che, se lasciate libere di esprimersi, possono creare situazioni imbarazzanti. Vi ricordate, ad esempio, dell’uscita di un seno di Janet Jackson, durante un suo famoso concerto? Cara Janet, se avessi avuto con te il nastro di cui parliamo, ti saresti risparmiata quel siparietto.

E noi? Come ci siamo trovate, invece, con questo nastro adesivo? Vi spieghiamo come si usa: porre verticalmente due strisce medio-lunghe lungo l’incavo interno dei seni, in corrispondenza dei bordi della scollatura. Fate solo attenzione a non farlo sporgere, perché qualcuno potrebbe notarlo (occhi di lince sempre guizzanti!). Semplice: l’effetto calamita è assicurato!

Ma, e qui viene il bello, il nastro adesivo risponderà anche a un’altra vostra necessità: indossare canotte o vestitini leggeri, senza che vi si intravedano i capezzoli. Eh già, signore e signorine: sentiamo le vostre urla di liberazione! Vi vorremmo, però, sentire esultare di piacere, dopo averlo provato, il nastro per tette. Forza, scotch-(t)ettatevi tutte!

mercoledì 16 luglio 2014

Gavettoni da auto in corsa

Il rintocco della mezzanotte. Tre gruppetti di persone finiscono la serata chiacchierando sotto la luce soffusa di piazza Martiri, a Biella. Sono a pochi metri dalla strada che passa davanti al Teatro Sociale Villani.
 

La macchina accelera di colpo. Dal finestrino parte il primo palloncino pieno d’acqua: splash, centra in pieno una ragazza abbracciata al suo fidanzato. Il secondo gavettone manca il bersaglio e, splash, si spiaccica a vuoto nell’aiuola vicina. La terza “bomba” d’acqua vola basso e, splash, colpisce soltanto una caviglia e inumidisce una stivaletto.
 
Di cosa stiamo parlando, vi chiederete? Bene, cari biellesi, vi abbiamo raccontato la bravata, alla quale abbiamo assistito noi di B B Blog ieri sera, un comune martedì. Ragazzi che si sono divertiti a “rinfrescare” ignari passanti, colti alla sprovvista. Per inciso, noi di B B Blog apparteniamo al secondo gruppo, ovvero alle vittime graziate dalla scarsa mira del gavettonaro.
A quel punto, allertate abbiamo fatto attenzione: come si dice, il reo torna sempre sul luogo del misfatto. E infatti avevamo ragione. Dei gavettonari in questione possiamo dire che erano a bordo di una Punto bianca dai vetri oscurati. E quella macchina l’abbiamo vista passare una seconda volta, affianco al dehors di un bar vicino al Sociale e “sparare” contro i clienti seduti lì sotto. Un tiro ben riuscito: erano tutti saltati in piedi, gocciolanti.
Ohibò, la tensione vibrava nell'aria. C'era da guardarsi le spalle, o reagire. Da appassionate di gialli e polizieschi, ci siamo messe quindi in macchina, pronte all’inseguimento. Ma ve lo confessiamo: non abbiamo più trovato i gavettonari. Dileguossi.
 
Comunque, fiere del nostro ruolo di blogger, la nostra parte la vogliamo fare, scrivendo questo post. Attenzione, gente bi-utiful, a questa nuova genialata (si fa per dire, sulle messe in piega non si scherza mai!). Potreste trovarvi nel posto sbagliato al momento sbagliato (noi siamo inseguite dalle novità, è evidente). Ciò non significa che dobbiate guardare storto il vicino di casa, che ritira in garage la sua Punto bianca, certo che no! Nel caso foste centrati da quel palloncino, pensate che: sì, è estate (già di per sè umidiccia) e che l’acqua non ha mai fatto male a nessuno… Ma concedeteci almeno l’arrabbiatura per sfiorata doccia fredda. E ai gavettonari diciamo: Chi la tira, la aspetti! :P  
 



martedì 15 luglio 2014

Cena in Bianco: finalmente scoperto il DOVE!

Anche le blogger vanno in bianco
 Era ora, biellesi! Finalmente lo possiamo scrivere anche noi: la Cena in Bianco a Biella, che si terrà sabato 19 luglio dalle 19.30, ha la sua location. O meglio, è stato ufficiliazzato da pochi minuti il luogo di ritrovo per questo primo evento, unico nel suo genere.
 
Noi di B B Blog l'avevamo annunciato in due post precedenti e - con estrema fatica - abbiamo mantenuto la promessa fatta agli organizzatori: non ci siamo sbilanciate, se non facendovi intuire che, tempo permettendo, si sarebbe brindato sotto le stelle, al cospetto del simbolo della nostra città, in pieno centro. Insomma, lo avrete già capito: del Battistero.
 
Così, vi diamo anche noi appuntamento nella piazza del Duomo di Biella, carichi di tavolini, sedie, piatti e vivande. Ma soprattutto vestiti e vestite di bianco (indiscrezioni ci dicono che sono già oltre 200 gli aderenti, ma avete tempo fino a giovedì: per saperne di più leggete qui)!
 
Noi un vestito, complici i saldi, ce lo siamo già comprato. Nuovo nuovo per l'occasione (in foto). Non ci resta che dirvi: a presto, e che sia un'attesa che più bianca non si può!  

lunedì 14 luglio 2014

Keep calm and... andiamo di zucchero!


Uno Zuccherino che più zucchero non potrebbe contenere. Eh sì, cara gente bi-utiful, oggi vogliamo raccontarvi di una finezza che, l'altra sera, ci ha colte impreparate e subito ci ha affascinato. Di cosa si tratta? Ve lo abbiamo svelato nell'attacco: si tratta di zucchero!
 
In che senso, zucchero? Immaginate di sedervi a un tavolino, ordinare un caffè, dopodiché avere la bevanda fumante sotto il vostro naso e strappare con indifferenza una bustina di zucchero. Fermi tutti! Cosa state vedendo (... oltre alla partita della finale Argentina-Germania, ai Mondiali in Brasile... Oooo eeeee aaaaa)? Ad un tratto, la bustina prende colore, personalità, parola. Esatto: non avete tra le mani una bustina qualunque, ma un nuovo prodotto del mercato che vi ha cambiato l'umore.
 
Come non avrebbe potuto, d'altronde? Le bustine dello zucchero sono sempre state afflitte da apatia congenita: smunte, pallide, malatticce. Insomma, erano amare eppure rimpinzate di granelli dolci. A volontà.

Smunte, fino a oggi. Se passate al Caffè Sociale, infatti, proverete che il rito del caffè ha un nuovo look. E questo restyling giova a un'abitudine, come il cambio di stagione all'armadio. Noi, ingenuamente colpite dall'idea, abbiamo fotografato le pancine delle bustine di zucchero che abbiamo raccolto. Non sono simpatiche? Ognuna sembra avere un consiglio personalizzato per il cliente.
 
Il "Keep calm", ovvero mantenete la calma, resta una costante. Per il resto, l'effetto della frase che troverete stampata sopra, quasi un aforisma da cioccolatino, è lo stesso: un sorriso! E a questo punto, aggiungiamo chicca alla chicca, entra di diritto il piemontese in una raffinatezza simile. Bogia nen e bona giornà, sono tra le massime espressamente "nostrane"! Il proprio dialetto, in fondo, è un tocco alternativo che è in gran spolvero. Insomma, approviamo lo zucchero parlante: keep calm and... (mangia: no, niente mangia oggi si dice...) leggi e bevi!   

giovedì 10 luglio 2014

Arriva la Desigual, il marchio del "buca il condom"!

 Cara gente bi-utiful, vi starete chiedendo cos'è questa storia del condom. Ebbene, ad alcuni di voi basterà rispolverare la memoria. Perché? 
Beh, perché l'incitamento alla bieca perforazione viene da uno spot che ha fatto molto discutere, e in alcuni Paesi è stato addirittura censurato.
 
Parliamo della pubblicità che la Desigual ha sfornato in occasione della Festa della Mamma (in foto). Una modella ammicca allo specchio, versione con e versione senza cuscino a gonfiarle la pancia, guarda l'effetto che fa e se ne esce con un: "Vuoi un figlio? Buca il condom!".
 
Ebbene, spot per gravidanze di massa a parte, dobbiamo annunciare a chi ancora non ci è passato davanti che la Desigual ha aperto proprio oggi un suo store, a Biella. Precisamente all'interno del centro commerciale "Gli Orsi". Un arrivo che riempie di solarità la città, perché questo è per eccellenza il marchio (made in Barcellona) degli estrosi, dei fantasiosi, dei liberi, dei positivi.
 
Adriana Lima in passerella
per Desigual
Noi ci abbiamo dato un'occhiata, chiaramente. E la prima impressione che, vi anticipiamo, potreste avere è: "Oh, che borse!" e "Oh, quanti vestitini!". Borse e vestiti, corti e lunghi come vuole la moda gipsy del momento, la fanno da padroni. Le loro stampe multi-colore, abbinate assieme, con disegni floreali o geometrici e le decorazioni a graffiti investiranno i vostri occhi. I prodotti Desigual stordiscono, forse più di quello spot! :P 
 
 Noi, cari lettori, approviamo Desigual: offre linee frizzanti e briose. Non è - va detto - troppo economica: lo saprete se vi è capitato di frequentare gli store dei dintorni, a Vicolungo e a Milano. Ma chi più spende meno spende, non è così?
 
Allora, provate questi vestiti, darete una svolta all'estate che a Biella non arriva, ma - stateci a sentire! - provateli soprattutto perché capi così particolari è bene vederseli addosso.
 
Dopo la raccomandazione, viene la chicca: non volete fidarvi di noi e vi affidate all'acquisto on-line? Ben vi sta, donne di malafede! Ahah Ma no ma no, con l'apertura di questo store a Biella si potrà rimediare.

E noi vi spieghiamo come: se per un motivo qualsiasi non si è soddisfatti degli articoli acquistati in desigual.com, si hanno a disposizione 30 giorni per poterli restituire. Il reso va portato in qualsiasi negozio Desigual presente in Italia,  senza alcun costo o tramite corriere.

Insomma, bucare il condom è opinabile. Ma Desigual cercherà, di sicuro, di fare breccia nel cuore delle biellesi! Stiamo a vedere.

mercoledì 9 luglio 2014

Brasile-Germania: e Biella ci mette lo zampino!

  Oooo eeeee aaaaa. Non stiamo scimmiottando, cari lettori, lo stacchetto che annuncia le partite dei Mondiali 2014. No, il nostro oooo eeeee aaaaa è l’urlo di dolore che proviene dalla compagine e dal tifo del Brasile. Lo sentite? Disfatta, conoscete anche voi il risultato immangiabile: un 1-7 che ha sconvolto il mondo intero.

E, nel mondo intero, è compresa anche la nostra piccola Biella, dalla quale si sono levate, durante e dopo la partita, perle a commento di insuperabile bellezza. Così noi di B B Blog, impegnate a gustarci il Kaputt verdeoro (non dite che il calcio non è per le femminucce, altrimenti noi dovremmo ribattere che la depilazione non è per gli ometti, e faremmo goal!). Euforiche (tifiamo almeno Europa!), ci siamo sbizzarrite nel fare copia e incolla di alcuni pensieri, che gironzolavano gagliardi su Facebook.

Ecco i biellesi-aforismi raccolti a caldo, e ancora poco digeribili, ora che la squadra padrona di casa è fuori dal Mundial. Oooo eeeee aaaaa. Partiamo con i riferimenti politici:
 - Ma di solito, quando la Germania inizia ad esagerare, non intervengono gli americani? (filo-russo)

- E sei. Ora segna anche Neuer di testa su calcio d'angolo. Oppure arrivano i Russi a Berlino. (naturalizzato russo)

- La Merkel domani invade la Polonia (guerrafondaio)
 
Proseguiamo con il “ridiamoci su”:
- Neymar vuole rientrare per la finale. I medici: "Ok vai tranquillo, tra quattro anni sei a posto" (vetriolo giù per il gargarozzo!)

- Sono vicino a tutte le ragazze brasiliane deluse dalla loro squadra (italiano macho medio)


-  1 a 7. Non è una partita, è una gangbang (radical chic)

- Per il Brasile sono stati krauti amari... (fognarolo)

 - Ma Hulk è quello della Marvel? (Peter Pan)
 
E, per finire, concludiamo riprendendo una considerazione finale scovata su Facebook più che mai azzeccata: “E tutto il resto è Neuer”. Neuer o Noia (con la N maiuscola, perché era in campo e sugli spalti e pure sui divani di casa nostra), per un pubblico goloso di emozioni, di sicuro lo è stata. Oooo eeeee aaaaa.

lunedì 7 luglio 2014

SALDI A BIELLA - e Julia Roberts disse: "Bello sbaglio!"

Il momento era cruciale. Quando la protagonista di "Pretty Woman", impersonata da Julia Roberts, si fece consigliare dove andare a fare shopping sfrenato, con la sua manciata di dollaroni in tasca, si sentì dire: "A Beverly Hills? Ma in Rodeo Drive, bambina!". E in Rodeo Drive ci andò, la tutto fuorché elegante Vivian Ward, professione lucciola.
 
Eccoci qui, immaginateci il primo giorno di saldi ovvero sabato scorso, 5 luglio. Non lucciole ma api golose, che si aggirano sulla mielosa illusione dell'affarone. Sono le 10 del mattino, siamo sgusciate fuori dai nostri lettucci accoglienti, il tempo è lugubre come solo può essere questo luglio 2014 (gemellato con novembre), e l'afa sotto la pioggerellina imminente incombe. Ma noi, spirito da donnicciole determinate al massimo, siamo pronte!
 
Il luccichio negli occhi di Julia Roberts è lo stesso che anima i nostri. I saldi a Biella sono un gesto più caritatevole che modaiolo, vista la crisi che attanaglia l'economia e la desertificazione del centro città (non tocchiamo la questione "tassa sui rifiuti" che sono grandi discussioni, dolori e sconquasso di conti correnti, tanto che i negozianti e i ristoratori avvertono: siamo in rivolta...! Evvai, luglio col bene che ti voglio!).
 
Orbene, con lo stesso entusiamo di Vivian incrociamo il nostro avversario numero uno, che in tutte le favole va trovato. Anche nella nostra. Già, vi ricordate le arpie che, nel film, cacciarono la povera Julia Roberts perché con il suo abitino "giro p" aveva "evidentemente sbagliato atelier"? Ecco, possiamo dire di aver sperimentato e finalmente capito come si debba essere sentita dopo, Vivian, umiliata in Rodeo Drive, Beverly Hills, contea di Los Angeles, Stato della California, federazione degli Stati Uniti d'America.
 
Nel nostro caso siamo in Europa, Italia, Piemonte, Biella, Esselunga. Sì, proprio così: e precisamente ci localizziamo all'uscita delle scale mobili, dove il nostro avversario si aggira armato e sorride ai passanti, sornione. Sorride, invita ad ascoltarla, ci guarda e noi la guardiamo già pronte a snobbarla dicendo che "l'abbiamo già addosso, al massimo spruzzi su un tester cartaceo"; invece, affronto degli affronti: lei passa oltre. La lei in questione o avversario numero uno, è una promoter, impegnata a sponsorizzare un profumo.
 
Ma come? Non sembriamo così assetate di spesa ingiustificata da saldi? Umore-Vivian addosso ci fiondiamo in via Italia. Negozio di borse, è nostro. Negozio di scarpe, è nostro. Negozio di abbigliamento, è nostro. Negozio di mutande e reggiseni (a Biella siamo i draghi del perizoma), sgomitiamo ma è nostro pure quello. La vita ci sorride, i commericianti ancora di più: abbiamo fatto la nostra figura. Torniamo indietro con 4 borse ciascuna.
 
E lei, a quel punto, è ancora lì, con il suo profumino in mano. Stavolta siamo noi a puntarla, sornione. Ed è subito soddisfazione: sì, promoter cara, ti sei lasciata sfuggire due papabili clienti. Due che sembravano innocue e sottotono, come Vivian Ward, e che invece erano una miniera d'oro per gli affari. Ce lo concedete? "Bello sbaglio! A big, big mistake. Huge!": siamo le Julia Roberts di Biella che si allontanano con il petto gonfio e il portafoglio s-gonfio. AAA: cercasi disperatamente Richard Gere. 


mercoledì 2 luglio 2014

AGGIORNAMENTI - La Biella che va in bianco (la data c'è...)

A Torino ben 11mila persone
alla Cena in Bianco
Ve lo confessiamo, stiamo già addocchiando qualche vestitino bianco che potrebbe fare al caso nostro, perché ci saremo anche noi alla Cena in bianco, la prima unica nel suo genere per la nostra provincia.
 
Uscita questa sera, la data del Biella White Dinner adesso è certezza. Ci sono cambiamenti in corso nei dettagli, che noi di B B Blog seguiamo per voi.
 
1) La prima cosa da sapere è che si andrà in bianco sabato 19 luglio alle ore 20.00. Gli organizzatori ancora non svelano la location, ma vi ripetiamo che si tratta di un luogo simbolo della città (spremete le meningi!).
 
2) Seconda novità: l'iscrizione è richiesta. Basta inviare una e-mail all'indirizzo: biellawhitedinner@gmail.com. Necessari nomi e cognomi di ogni partecipante (se siete un gruppo basta una e-mail cumulativa). Le iscrizioni chiuderanno alla mezzanotte del 17 luglio.
 
Che altro aggiungere? Nulla, se non che - per chi non si fosse ancora documentato come si deve - le 5 regole per partecipare all'evento sono tassative. Aggiornatevi con il nostro post precedente!