In che senso, zucchero? Immaginate di sedervi a un tavolino, ordinare un caffè, dopodiché avere la bevanda fumante sotto il vostro naso e strappare con indifferenza una bustina di zucchero. Fermi tutti! Cosa state vedendo (... oltre alla partita della finale Argentina-Germania, ai Mondiali in Brasile... Oooo eeeee aaaaa)? Ad un tratto, la bustina prende colore, personalità, parola. Esatto: non avete tra le mani una bustina qualunque, ma un nuovo prodotto del mercato che vi ha cambiato l'umore.
Come non avrebbe potuto, d'altronde? Le bustine dello zucchero sono sempre state afflitte da apatia congenita: smunte, pallide, malatticce. Insomma, erano amare eppure rimpinzate di granelli dolci. A volontà.
Smunte, fino a oggi. Se passate al Caffè Sociale, infatti, proverete che il rito del caffè ha un nuovo look. E questo restyling giova a un'abitudine, come il cambio di stagione all'armadio. Noi, ingenuamente colpite dall'idea, abbiamo fotografato le pancine delle bustine di zucchero che abbiamo raccolto. Non sono simpatiche? Ognuna sembra avere un consiglio personalizzato per il cliente.
Il "Keep calm", ovvero mantenete la calma, resta una costante. Per il resto, l'effetto della frase che troverete stampata sopra, quasi un aforisma da cioccolatino, è lo stesso: un sorriso! E a questo punto, aggiungiamo chicca alla chicca, entra di diritto il piemontese in una raffinatezza simile. Bogia nen e bona giornà, sono tra le massime espressamente "nostrane"! Il proprio dialetto, in fondo, è un tocco alternativo che è in gran spolvero. Insomma, approviamo lo zucchero parlante: keep calm and... (mangia: no, niente mangia oggi si dice...) leggi e bevi!
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