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martedì 27 maggio 2014

Quando il mattino ha l'aroma in bocca...

Sapete, anche la colazione segue i suoi trend modaioli. E noi, che sosteniamo chi raccomanda di iniziare bene la giornata, abbiamo scovato a Biella un'offerta per il vostro "primo pasto" davvero sfiziosa.

Torniamo da questa scoperta deliziate, perché siamo certe che quello che state per leggere, gente bi-utiful, vi piacerà. Dovete infatti sapere che da "7000 caffè", in Riva, fa bella mostra di sè un'allegra famigliola di bottigliette dotate di beccuccio per il self-service. Una famigliola per tutti i gusti, o meglio per tutti gli aromi. Che rendono il momento caffè a colazione, caffè dopo pranzo o caffè per pausa un momento diverso dal solito.
 
Ma di che si tratta? Questi erogatori, in bella vista sul bancone (li abbiamo immortalati in foto), servono per “condire” il caffè . Cannella, amaretto, liquirizia e crême caramel; potevamo non provarli?
 
All’inizio - dobbiamo confessarlo - eravamo un po’ refrattarie: sapete il caffè, da buone italiane, è un momento sacro, che difficilmente oseremmo infrangere con cattive abitudini. L’idea, però, una volta deglutito l'ultimo sorso "viziato" dall'aroma, ci è sembrata molto carina. Anche perché, e qui si facciano avanti le salutiste!, gli aromi possono sostituire tranquillamente lo zucchero o il dolcificante. Risultato: lo possiamo sostenere, largo agli aromi: una dolcezza di caffè; what else?

lunedì 19 maggio 2014

Costumi o pannoloni? Tempi duri in spiaggia!

 Lanciate l'Sos più forte che potete, ragazze biellesi. Perché questo è un post che salverà la vostra anima, ma anche e soprattutto il vostro portafoglio. Almeno, noi di B B Blog cercheremo così di tenervi alla larga da queste subdole tentazioni, che sono i nuovi arrivi tra i costumi dell'estate 2014. Vere mele di Eva, delle quali Eva stavolta non si disfa offrendole amorevolemente ad Adamo; e qui, scatta la fregatura.

 Ebbene sì care lettrici, estraiamo il cartellino rosso: i costumi realizzati per le nostre prossime agognate vacanze - Forza con  noi: Sosssss!- hanno abbandonato il mondo reale e possono essere indossati soltanto dai manichini delle vetrine. Basta guardarsi attorno: esempi eclatanti sono i modelli di Bikini Lovers, Wikini, Calzedonia e Gglamour.
 
Di primo acchito - fate attenzione!- i costumi o mele di Eva si spacciano come davvero carini. Ma non addosso (son tutte belle le lettrici del mondo, però noi siamo obiettive). Una pensa: "Con questo addosso sarò frou frou, chic, dolce. E che stampe colorate, si notano. E poi, quel balconcino con le grinze!".
 
Ecco, in questa frase abbiamo condensato le caratteristiche più struggenti dei nuovi outfit da mare: balconcino o fascia e grinze. Indizi che inchiodano tutte, sì ma alla sdraio, perché nessuna - se si è guardata bene allo specchio- oserà più alzarsi e fare la passerella sul bagnasciuga. Sia le maggiorate, penalizzate dai balconcini senza bretelline/bretellone, sia le secche, perché le grinze ingrassano chiunque. Sono montate e montano i fianchi.
 
Ma andiamo per ordine: innanzitutto, va detto che sarà il bikini a fascia a imporsi sulle spiagge, e fin qui niente da dire. Soltanto che i vari brand ne propongono una versione arricciata, con rouches sui bordi abili esclusivamente (ma su le hanno provate? ah già, il modello è la donna irre- e surreale...) rendono ancora più piccola una fascia già striminzita (crediamo, pertanto, non sia stata considerata l’esistenza del giro-torace umano). Queste fasce potranno ospitare soltanto un’autostrada di piattezza. E se consideriamo i balconcini imbottiti, ci cadono (una di noi di tette ne ha anche troppe) le protuberanze superiori anteriori. 
 
E noi invece, che vogliamo sponsorizzare le curve, lanciamo il grido: "Perché ci dovete mortificare così, pure d’estate? Abbiamo bisogno di relax e non stress da prova bikini".
 
La faccenda si fa ancora più spinosa se si considerano gli slip dei nuovi costumi: "Oh, le rouches! Che romantiche!". Col cavolo, sono un'arma di espansione di massa (massa grassa, chiaramente)! Esaltano il fianco e gonfiano, è inutile negarlo: sono dei veri e propri pannoloni. La domanda resta: si può indossare uno slip tutto arricciato o pieno di inserti svolazzanti, sia davanti che dietro, rovinando così anche il miglior lato b e dando l’effetto ottico di Baby Herman? Fidatevi, noi li abbiamo indossati per verificare se la nostra intuizione fosse vera o no, e l'abbiamo provato sul nostro fianco: oltre a vestire male, stringono e ostacolano i movimenti. Risultato: preparatevi a starvene mestamente sedute in zona vista mare, e immobili. 
 
Morale della storia: noi torneremo al vecchio triangolo e agli slip coi laccetti sui lati, che ci fanno sentire bene e immensamente più belle. In fondo, non è per questo che scegliamo anche i costumi? Per la pace con noi stesse, e con le nostre curve. Compresi i tornanti e le piazzole di sosta!

lunedì 12 maggio 2014

E se fosse l'ex a sognarti? Tienilo a stecchetto, gli farai un favore!


Il messaggio è arrivato in queste ore, e ci ha tanto perplesse da indurci in tentazione. Soprattutto perché di sogni abbiamo parlato, raccontando della nostra insana voglia di capirli. Così, cari lettori di B B Blog, mentre stiamo preparando qualche considerazione sui costumi per l'estate, ci siamo fiondate sulla Smorfia Napoletana per la seconda volta.
 
L'aggressione al beneamato e tradizionale strumento di interpretazione dei sogni era più che giustificata. Capirete subito il perché: stavolta, quasi a farlo apposta ma è tutto vero (un tantino... esilarante anche!), l'ex di una di noi si è materializzato scrivendo di averla sognata.
 
Ohibò, a tanto arriva l'altro sesso? Ecco il messaggio: "Ciao! Stanotte ti ho sognata, ma vai tranquilla che non è il solito sogno indecente. Ho sognato che stavamo insieme... E io ero stranamente felice, in pace con il mondo... Attorno a noi, ci guardavano come se fossimo le star del banchetto e tu eri così bella, sorridente, mi parlavi in modo talmente gentile che io mi dicevo "Spero non finisca mai"... Strani sogni...".
 
Voi sareste tutte un sorriso? Ma no, noi tutte una Smorfia. Soprattutto perché il sorrisone ci è spuntato dopo, come sempre. Cosa ci ha insegnato la Smorfia? Occhio ai bei sogni, ecco allora cosa abbiamo dedotto del parto mentale del ragazzo in questione.
 
Bentrovato Passato Amore, ti sei sognato la ex (che sia una di noi due ci fa strano!), aspetto che sarebbe pure buon segno (guardate il post precedente), ma nel sogno la ex era una (la tua!) fidanzata, quindi male male male. Con lei, infatti, formavi una "coppia di fidanzati": romanticismo eccessivo (numero 87). E questa ex era bella, scrivi caro nostro, e "donna bella" uguale rapporti insinceri (6). Addirittura ci (eh ci tocca il "noi", hihi) guardavano come star al banchetto, e "gozzovigliare al banchetto" vuol dire pensieri, dispiaceri, discordie d’amore (84).
 
Ci fermiamo? Ma no, ultime chicche! Per fortuna, Passato Amore, non hai sognato una donna discinta (una di noi di B B Blog andrà tranquilla, l'indecenza comunque non l'avrebbe pagata lei... eheh), visto che "donna nuda" sarebbe stata segno di "dolori e amarezze"! Siamo combattute: raccomandiamo ai maschietti di smetterla con i porn-dreams, però stando così i sogni anche d'innamorarsi non è proprio il caso... :P

Questa ex era sorridente e gentile con te? Caro sognatore, "donna amabile": prepotenza in amore (3). Non avresti alcun roseo futuro con una così, secondo la Smorfia "amore corrisposto" significa beni male acquisiti (2); "amore sincero": lotte nel lavoro (34); ancora, "giurare amore", ritardi e impedimenti (31). L'unica soluzione per uscire senza troppi cerotti dal sogno, sarebbe se quella speranza di "non finire mai", cosa che hai scritto tu stesso, venisse letta come "amore coniugale", indice di avvenimenti fortunati (89).
 
Ecco, ci spiace deluderti, nostro buon ex, ma il sogno era tutt'altro che piacevole. Alla luce dei fatti, però, non ci sentiamo di salvarti. L'ipotesi di convolare a nozze per la tua serenità interiore non ci sfiora minimamente. Dunque, niente banchetto: osserva il digiuno! ... E che pensi? Guarda che per la Smorfia Napoletana digiunare è segno di bontà e altruismo (numero 48)!

lunedì 5 maggio 2014

Se sogni l'ex, mandalo/a a raccogliere conchiglie... Niente è come sembra!

 Non sappiamo se vi sia mai capitato, appena svegli o sveglie. Gli occhi ancora cisposi, i capelli che segnano il Nord - tanti Nord! -sulla calotta della vostra testolina ancora annebbiata dal sonno. E non appena quella foschia d’incoscienza si dirada, lo rivedete tutto insieme: eccolo là, il sogno della notte prima! Un coagulo di azioni, volti ed emozioni che sembrano veri e, invece, si dissolvono tra altri sogni o al trillo della sveglia (la nostra intona a volume massimo “Reload”, non so se ci siamo spiegate!). Ebbene, se è domenica - come è capitato a noi - alzate il telefono, presi o prese dalla voglia di raccontare a qualcuno cosa vi sia passato per la mente. Il sogno della notte prima, dicevamo.

Ebbene, mai come stavolta abbiamo capito che bisogna diffidare, oltre che delle imitazioni, delle apparenze. Sì, perché a rivivere un sogno ci si può divertire o spaventare; ma, dopo il racconto, mentre lo si interpreta (ehi, alzi la mano chi non ha mai cercato di interpretare il significato di un sogno! Solo tu? Vergognati! Ahah) si rischia di restare senza parole: nulla è come sembra!

La telefonata, in questo caso, è arrivata dalla bionda di B B Blog. Voleva capire perché s’era arrotolata nel letto, arrovellandosi nervosa, e risvegliandosi coi piedi sul cuscino con una e una sola sensazione addosso: il punto interrogativo. Che sogno era quello appena fatto? Bene, ve lo raccontiamo brevemente, sentite: si aggirava per una città con il suo ex fidanzato, alla ricerca di qualcosa; questo la abbandona e lei incontra una ex amica, che la saluta come se nulla fosse. Lei fa lo stesso, ma l’ex non lo trova più (e neppure ciò che cercava).

Non ha dimenticato quel fetente? Che è fetente pure in sogno, guarda un po’! E rimpiange l’amica? Perché il distacco e di cosa aveva bisogno?Il morale della bionda rischiava di precipitare: tutti gli elementi erano piuttosto smunti, non le si poteva dar torto. La mora di B B Blog, a questo punto, decide di ricorrere… alla Smorfia Napoletana. Chissà che, oltre al senso del sogno, non si raccolgano numeri fortunati su cui puntare!

E qui viene il bello (o la catastrofe, vedete voi!): secondo la Smorfia, una donna abbandonata dal fidanzato significa “trionfo sui nemici” (segnate il numero: 37). La ex amica sta per “sicurezza in se stessi” (3), attraversare una città una “raccomandazione richiesta” (55) scegliendo una scorciatoia “cercare per avere successo” (22). Insomma che ce frega degli ex: il sogno era una bomba di positività dietro a un’atmosfera degna di Armageddon (senza Ben Affleck o Bruce Willis)!

Il fatto è che alla nostra bionda capita di sognare sempre situazioni terrificanti, deprimenti, psicosomatiche. Come quella volta che si è vista in pancia una ferita profonda, da cui uscivano organi vari: aspettate, volete vedere che…? Esatto, la Smorfia spiega che la ferita indica “un onore” (11) e il budellame o trippa un “buon augurio” (48). A questo punto l'umore della bionda, di fronte a tanti buoni auspici, è decollato.

E qui viene il brutto (o il divertimento, vedete voi!). Cosa s’era mai sognata invece la mora, la notte prima? Raccontarlo, adesso, mette ansia. Già: una notte al mare, dopo aver raccolto conchiglie, ritrova il suo bellissimo uomo seduto sulla spiaggia accanto a un falò. Uaoooooo, niente di più romantico e idilliaco, magari fosse profetico!

Ma la Smorfia? Spiaggia: “incertezza e ansia per qualcosa o qualcuno” (80). Falò di legna: “ribellione alla sorte” (34). Qui si mette male, e infatti: raccogliere conchiglie sta per “responsabilità gravose” (65). Per fortuna che la notte era stellata quindi “scoperta interessante” (3). Attenzione, uomo bello “gioia e salute” (6). E - qui si ride! Lanciatevi! – mare calmo cioè “sfruttare subito” (78).

Stanotte, la mora cercherà di tornare in sogno dal manzo per "sfruttarlo subito", promesso. Attenta, però: meglio un’avventura fugace. Perché? Perché se lui le chiederà di abitare lì, al mare, sarà come proporle un paradiso all’improvviso? No, non sia mai! Abitare al mare è segno di “tradimento di amici” (numero 68). Ma possibile?!

Morale: chi era che diceva i sogni son desideri? Eh, crediamo non abbia mai letto la Smorfia Napoletana.

domenica 4 maggio 2014

I "Genny 'a carogna" di Biella... O il Ko Game!

 Avevamo questo post in mente da un po'. Uno di quei bocconi che ti rimangono lì, e non vanno né su né giù (i muffin della colazione, oggi, ci vanno stretti). Insomma, un certo fastidio. Finché non si è alzato il sipario sull'indecenza allo stadio: fuori, dove si è addirittura sparato, e dentro, dove si è perso il controllo dei ruoli e lasciato in mano alle curve la partita Napoli-Fiorentina.
 
A questa volgarità siamo abituati, non ci stupiamo più ma per fortuna ancora ci indignamo, gente bi-utiful. Eppure, nel frattempo - occhi strabiliati... - sta circolando una moda, che riguarda un gioco nato da poco e di cui si sente parlare da mesi, che è molto più vicina a noi. Proprio come localizzazione. Questa moda resta, comunque, della stessa identica brutalità. E forse è ancora più subdola, visto che spesso, come accade, così finisce nel nulla. L'aggressore nemmeno guarda negli occhi.
 
Parliamo, e siamo davvero sconcertate noi che raccomandiamo lo stile (aarghh!), del KO Game (meglio noto come Knockout Game): leggiamo, tra un muffin e l'altro, che in provincia ufficialmente si sono verificati già due casi, uno in centro a Biella e l'altro a Cossato. Casi finiti in ospedale e in denunce. Di cosa si tratta? Ecco, un passante cammina per strada, magari in via Italia, e - sbam! - riceve da uno sconosciuto un pugno sulla nuca. Per gioco. Un altro apre la portiera dell'auto per tornare a casa e - sbam! - riceve un pugno in faccia. Per gioco. In pratica, a uno e più di uno tocca sentirsi ostaggio di un "Carogna" qualunque dalla demenza facile (sul Genny del titolo del post informatevi da voi).   
 
Giù il muffin. Prima di tornare ai nostri fronzoli e accessori, lo dobbiamo proprio dire: cara Biella, pensavamo che il tuo guscio ci difendesse da queste bassezze; invece, violenza e bullismo, spacciati per divertimento, si trovano ovunque (noi, eterne ottimiste, buoni propositi-addicted!). Altro che stadio. Altro che bravate da adolescenti. Detto questo, fine del nostro monologo! Sleghiamo moda, buon gusto e stile dal KO Game (che, lo sveliamo?, è pure fuori moda: ha almeno due anni accertati...). E rilanciamo la contro-tendenza del Game KO. Che la finiscano in fretta almeno coi pugni (quella dello stadio è altra cosa): "a' carogna" fa presto a salire. Ma a tutti noi!  

venerdì 2 maggio 2014

Bubble Tea e Smoothies... Traduciamo noi il nuovo Fruit Bar di Biella!

 Tanta frutta, tante foglie. Colori esotici: molto giallo, molto verde, macchie rosse. E all'inizio, vi diremo, un pochino nella giungla sembrava di stare: perché l'impatto con l'offerta non è così facile. "Pure frutte, centrifughe, milkshakes, power smoothies, insalate, macedonie, musli, frutta con frozen yogurt, bubble tea"... Parole che si attorcigliano in testa mentre si leggono grossi e imponenti tabelloni. Insomma, una carta che unisce un sacco di termini che sembrano sinonimi, o che - strappati come sempre all'inglese - non vengono tradotti, se non dal povero tuttofare di turno.
 
Però, ecco il però. Visto che l'arrivo del Fruit Bar a "Gli Orsi" ci sembra degno di nota e di interesse, vogliamo segnarlo con un voto positivo. La bella stagione incombe (non guardate fuori dalla finestra, dateci retta, immaginate!) e una dieta equilibrata che non scarta uno spuntino può essere assecondata da una moda praticabile: quella della frutta. Banane (giusto in questo periodo, vanno le fotografie con le banane in sostegno di Dani Alves contro il razzismo...), kiwi, ananas, mele, fragole nel caso specifico. 
 
Abbiamo approfondito la storia del franchising, giusto per inquadrare l'esercizio. Sul sito ufficiale ce lo spiegano così: "Il Chiquita Fruit Bar è un nuovo concept store pensato per offrire ai consumatori succhi di frutta, milkshake e smoothie freschissimi e preparati sul momento per te. A questi si aggiunge anche frutta fresca intera e tagliata o, ancora, macedonie, insalate e molte altre novità. Tutti i nostri prodotti contengono esclusivamente frutta selezionata e di qualità. Nei prodotti che proponiamo non aggiungiamo né zucchero né conservanti o coloranti. Tutto quello che trovate nei Chiquita Fruit Bar è preparato solo con frutta fresca naturale e nient'altro".
 
Bene, provate e fateci sapere, biellesi. Noi qui vi diamo una mano, andando di traduzione così sarete preparati:
 
- milkshakes: dire "frullato", da anni, è contagioso. Crisi d'identità.
 
- smoothies: si va di fino, signori, perché si tratta di bevande soffici, infatti gli smoothies sono i fratelli più salutari dei nostri frullati, visto che non sempre hanno il latte e si fanno spesso con lo yogurt o semplicemente con l’acqua. Misteriosi.
 
- bubble tea: finiamo in bellezza, riuscendo a capire soltanto che si tratta di una sorta di cocktail a base di tè, frutta, sciroppi, con le immancabili perline di tapioca sul fondo. Da schiacciare tra i denti. Made in Taiwan.
 
Detto questo, vietato parlare: assaggiare! ;)

Storia di un (potenziale) amore tra una bionda e lo yoga

Di corsi ne sono fioriti anche a Biella. Nel caso voleste iscrivervi, avreste l'imbarazzo della scelta. Noi ce ne siamo tenute lontane per anni, ma con l'incalzare dell'età e forse con i nervi a fior di pelle o troppa energia vitale da canalizzare, ci siamo decise a trovare una soluzione alternativa alla corsa.
 
O meglio, la cavia che si è addossata la missione è la bionda di B B Blog, rendiamole merito. Pacca sulla spalla, ti chiediamo in coro perdono (capirete in seguito per quale motivo). La coraggiosa s'era detta: "Proverò a seguire un corso di yoga". Perché? Ne aveva sentito parlare e, diceva sempre lei, in molti erano rimasti entusiasti dei risultati: "Rilassante, ti aiuta ad aumentare la flessibilità (la mora di B B Blog: come se non bastasse quella sul lavoro, ma questa è un’altra storia) e poi di sicuro potrai socializzare coi tuoi compagni o compagne di corso (la mora: capirai, socializzazione silenziosa...)".
 
Bene, non c’è stata delusione più grande! Bionda, coraggio. "Lo giuro - sostiene, con una mano sul cuore - io mi sono presentata alla lezione di prova con tutte le buone intenzioni, ma l’atmosfera era alquanto seriosa. Sembrava che fossero tutti degli aspiranti guru o i Gandhi di nuovo pelo, tutti presi da maniacale attenzione nell’eseguire la posizione del cane all’insù o della gru, e guai a sgarrare!".
 
Una bionda presa alla sprovvista: "Io, oltre a non essere a tempo coi cambiamenti di posizione (in fondo era la mia prima lezione, no?) continuavo a pensare all’assurdità della situazione. Inspira ed espira, senti il tuo cuore, spingi di qua, allunga di là. Insomma, la risata era sempre a fior di labbra".
 
Sacrilega bionda: osi ridere in simili situazioni? "Un’ora e mezza di meditazione e movimento ha messo a dura prova il mio Essere. Ciò che mi ha stupito più di tutto era non tanto l’insegnante, tutta presa  a farti ritrovare il contatto col tuo Io più profondo facendoti ricreare la posizione fetale del bambino, ma... i suoi adepti, che, concentrati come se dovessero vincere un milione di euro a “Chi vuol essere milionario” (la mora: altro che rannicchiarsi in posizione fetale, a quel punto esploderei come un petardo!) non provavano la minima stanchezza, perlomeno psicologica".
 
E poi - non toccateci sulla musica!- quella musica lagnosa: insomma, lezione interminabile. "Cercate di capirmi, io non sono contro lo yoga, rispetto la disciplina, però un sorriso non ha mai fatto male a nessuno. Ragazzi, volevo far notare, rilassatevi. In fondo, non è lo scopo del corso, questo?".
 
La mora: alla irriverente bionda va il nostro rammarico e l'abbonamento gratuito a un corso di arti marziali. Per tutti gli altri, c'è lo yoga.

Un servizio... a prova d'albero (Pomikaki)!

Come faceva quel detto? “Se non vedo non credo”. Bene, cari i nostri lettori, noi di B B Blog, abbiamo pensato di applicarlo per voi alla lettera, verificando se una promessa, nel mercato di oggi, sia ancora un debito.
 
E chi abbiamo messo alla prova? Le cose sono andate così: compriamo una borsa, non una qualsiasi ma una Pomikaki (vi siete persi il post, in cui annunciavamo l'arrivo del brand a Biella? cliccate qui),  e frugando tra i vari fogli di garanzia scopriamo che possiamo ulteriormente personalizzare la nostra “bag” visitando il sito ufficiale del marchio e richiedendo gratuitamente le nostre iniziali
 
Iniziali? Sì, sugli anelli al mignolo poco ci piacevano (vi siete fatti sfuggire anche questo post? rimediate qui!) ma in questo caso la loro presenza più dicresta non ci dispiace affatto. Le iniziali vanno poste come charms alla nostra bella borsetta, ma prima di attaccarle al manico siamo state scettiche: “Vediamo se il servizio funziona!”. Una scommessa ostica, per due che fiutano sempre la "bufala".
 
Mia Bag con tanto di iniziali:
più mia di così!
 
Invece, in un paio di giorni (lode lode lode!), riceviamo una bella lettera color turchese, che accompagna le due grandi iniziali prenotate, pronte a fare la differenza tra la nostra Mia Bag e quelle altrui. Quindi, non ci resta che fare i complimenti a Pomikaki: è ancora un brand giovane, ma si distingue per la cura dei dettagli e l'attenzione ai suoi clienti. Lo ricordiamo: una promessa, sì, è debito!